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Emozioni: fra il sacro e il profano

 

Ogni volta che prendo carta e penna (o meglio tastiera e PC) mi faccio una domanda: “Quali altre parole potrò trovare per descrivere le     incredibili peripezie che il gruppo dei Pansèr organizza, ormai, a cilclo continuo?”.

Ogni volta l’impresa mi appare ardua, soprattutto pensando ai fiumi di parole adoperate per narrare le vicende centinarolesi. Tuttavia ogni volta le parole arrivano, puntuali e sincere, sgorgando in maniera automatica a partire dalle emozioni della esperienza appena conclusa.

Parliamo, questa volta, di emozioni fra il sacro e il profano, con pari dignità sia per quelle derivate dalla  visita storico/monastica di Fonteavellana, sia per quelle che originano dalla sana attività sportiva condivisa da un gruppo di amici.

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Come può non far germogliare un’emozione, il pensiero di trovarsi negli spazi che un tempo rappresentavano il centro della riproduzione dell’intero sapere umano. Come può lasciare indifferenti i cuori e le menti di coloro che visitano questo luogo di meditazione e preghiera che hanno accolto anche il Sommo Poeta Dante Alighieri.

Avellana

Chiesa

Ma grandi emozioni sorgono anche dalla consapevolezza che il gruppo di ciclisti si è ormai definitivamente trasformato, elevandosi da semplice associazione di sportivi a gruppo di amci che pongono (in maniera matura e consolidata) il rispetto reciproco, la condivisione e la solidarità come elementi fondanti dello stare insieme.

Dunque Emozioni. Emozioni storiche, culturali, spirituali, ma anche sportive, sociali, amicali. Già il sacro e il profano!!! Ogni singolo evento, organizzato passione, è capace di restituire un ampio spettro di emozioni.

Ma c’è dell’altro! Anche in questa bellissima giornata, testimoniata dal reportage del nostro insostituibile Foto-DJ Ro&Ro, non sono mancate occasioni di divertimento puro e gag spassose. Il meglio di questi aspetti, come al solito, viene offerto quando i Pansèr si trovano tutti insieme seduti attorno ad una tavola imbandita. Qui, in uno stile ormai caraterizzante, partono i primi brindisi per ingannare l’attesa delle pietanze. I calici si riempono velocemente di vino rosso, bianco, frizzantino e birra, se e dove presente. Nulla viene disdegnato, tutto ciò che ha un minimo di gradzione alcolica puo essere utile all’occasione.

Dopo il 3° o 4° giro di brindisi partono le note “OLA” e il chiassoso livello della festa si innalza.

Ma, all’imporvviso si ode un urlo assordante: “Oi, sitti, sitti che arriva la cherna”; il Consigliere Giomare, con una sua personalissima versione idiomatica del ringraziamento religioso, invita tutti ad un rispettoso e spirituale silenzio per il cibo che anche oggi vien servito a tavola. Ed in effetti la tavola si fa magicamanete ed immediatamente silenziosa; tutti affondano coltello e forchetta in costine, salsicce e porchetta (lo so non c’era ma mi piaceva la rima😊).

Cosa dire ancora per decantare lo spirito su cui è imperniato il gruppo della centinarolese. Direi che più di altre parole possa valere la foto che apre quest’articolo. Una foto scattata dal Consigliere Falchetti (Ferro) che con prontezza fotografica e occhio da regista ha saputo cogliere uno dei momenti di solidarietà che caratterizza le nostre uscite:

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A conclusione del resoconto di questa ennesima bella giornata, vorrei rendere pubblici alcuni ringraziemnti, in particolare si ringraziano:

  • coloro che abitualmente si adoperano per l’organizzazione logistica degli spsostamenti, portando le proprie auto a metà percorso, fin dal giorno prima, al fine di garantire un ritorno comodo per i componenti meno allenati del gruppo;
  • le signore che si cimentano con la preparazione di dolci e altri ben di Dio per garantire un adeguato ristoro, lungo il tragitto, agli sportivi;
  • coloro che pur essendosi avvicinati da poco alla bicicletta, mettono tutta la loro buona volontà in questo sport amatoriale, divenuto ormai viatico essenziale per far parte di questo meraviglioso gruppo di amici (ogni riferimento a persone a me vicine è puramente casuale😊).
  • Infine un ringrazimento nominativo va allo sfortunato Fiorelli che, nonstante l’infortunio, armato di buon spirito, ha saputo “partecipare” dall’ospedale ai momenti salienti della giornata.

Maurizio ospidale

Hey tu, lettore appassionato, continua a seguirci su questo sito per non perdere l’occasione di vivere, attraverso i nostri resoconti, le innumerevoli inizative che il gruppo dei Pansèr organizza.

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PS – Prossimo evento: il 3° gemellaggio con i colleghi cicloamatori londinesi.

Paolo Carloni, Consiglio

Foto di Rodolfo, Ferro, Colin e Maurizio!

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